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Buenos Aires a los catorce días de agosto del 2024
una cosa de nadie
por estas viejas calles
donde la noche se ahonda.
Déjenme, dejen que me pierda,
sombra en la sombra,
dos cálices mis ojos
que se elevan
hacia la última luz.
No me pregunten, no me pregunten
qué es lo que quiero,
qué es lo que soy,
si para mí en la multitud está el vacío
y el vacío es la arcana multitud
de mis fantasmas.
Y no busquen, no busquen
lo que busco
si el más pálido cielo
ilumina la puerta de esta iglesia
y me hace entrar.
No pregunten si rezo
y a quién rezo
y por qué rezo.
Entro solamente
para tener un respiro
y un banco y el silencio
donde las cosas hablen hermanadas.
Porque soy una cosa,
una cosa de nadie
que vaga por las calles antiguas de su mundo,
dos cálices mis ojos
que se elevan
hacia la última luz.
O lasciate lasciate che io sia
una cosa di nessun
per queste vecchie strade
in cui la sera affonda
una cosa di nessun
per queste vecchie strade
in cui la sera affonda
O lasciate lasciate ch’io mi perda
ombra nell’ombra
gli occhi
due coppe alzate
verso l’ultima luce
ombra nell’ombra
gli occhi
due coppe alzate
verso l’ultima luce
E non chiedetemi non chiedetemi
quello che voglio
e quello che sono
se per me nella folla è il vuoto
e nel vuoto l’arcana folla
dei miei fantasmi
quello che voglio
e quello che sono
se per me nella folla è il vuoto
e nel vuoto l’arcana folla
dei miei fantasmi
e non cercate – non cercate
quello ch’io cerco
se l’estremo pallore del cielo
m’illumina la porta di una chiesa
e mi sospinge a entrare
quello ch’io cerco
se l’estremo pallore del cielo
m’illumina la porta di una chiesa
e mi sospinge a entrare
Non domandatemi se prego
e chi prego
e perché prego
Io entro soltanto
per avere un po’ di tregua
e una panca e il silenzio
in cui parlino le cose sorelle
Poi ch’io sono una cosa
una cosa di nessuno
che va per le vecchie vie del suo mondo
gli occhi
due coppe alzate
e chi prego
e perché prego
Io entro soltanto
per avere un po’ di tregua
e una panca e il silenzio
in cui parlino le cose sorelle
Poi ch’io sono una cosa
una cosa di nessuno
che va per le vecchie vie del suo mondo
gli occhi
due coppe alzate
verso l’ultima luce
Antonia Pozzi
. Antonia Pozzi . Milán . Italia . 1912 . 1938
Versión. Macarena Balagué . Gabriel Caldirola
... Imagen . Carole Tagliaferri
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